La Famiglia Sampieri arrivò a Bologna nel 1300. Era una famiglia costituita da benestanti mercanti che nel corso degli anni fecero fortuna: alcuni studiarono all'Università diventando medici ed altri divennero addirittura senatori tant'è che ricevettero il titolo nobiliare di " marchesi".
I Sampieri vissero sempre a Bologna, ma, seguendo la moda del tempo, acquistarono terreni nella periferia della campagna per trascorrervi le loro vacanze, e per questo motivo fecero costruire una prima villa a ridosso delle colline.
Nel XVIII fecero costruire una villa ancora più prestigiosa, che meglio soddisfacesse le esigenze di rappresentanza della Famiglia ormai molto in vista.
Alla morte del Marchese Francesco Sampieri, ereditò tutti i possedimenti la figlia Carolina Sampieri che sposò un membro della Famiglia Talon. In questo periodo storico Villa Sampieri diventò un centro di mondanità ed incontri a carattere culturale tanto è vero che, musicisti del calibro di Donizzetti e Rossini, vi diressero applauditi e fortunati concerti, e Stendhal, venuto a Bologna, soggiornò a lungo nella villa, traendo ispirazione per i suoi romanzi.
La nuova villa venne costruita in modo da essere tutt'uno col parco. In particolar modo il salone dei ricevimenti, che era un grande loggiato chiuso da vetrate, fu riempito di piante appositamente per dare all'ospite la sensazione di essere dentro al parco, creando così un effetto stupefacente.
Durante la seconda guerra mondiale la villa divenne la sede del comando tedesco, e proprio per questo motivo bersaglio di numerosi bombardamenti.
Nel 1945, pochi giorni prima della fine della guerra, una bomba colpì la villa, distruggendo proprio il salone dei ricevimenti.
Il parco chiamato " Talon" in virtù dell'appartenenza del terreno alla famiglia Sampieri-Talon era quindi un parco privato oggi diventato pubblico ed appartenente al Comune, reintitolato " Parco della Chiusa " perchè trattasi di un'area pubblica che contiene quella grande ed antica opera idraulica, tuttora in funzione, e tuttora recante acqua a Bologna attraverso il Canale Reno.